Parma, 3 ottobre 2019 - Dal 1° gennaio 2020 il prof. Adriano Tomassini, docente ordinario di Geometria, sarà il Direttore del Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche dell’Università di Parma.Le elezioni si sono svolte oggi, mercoledì 3 ottobre. Il prof. Tomassini ha ottenuto, al primo turno di votazioni, 60 voti su 66 votanti (83 gli aventi diritto). Per questa prima votazione, ai sensi dello Statuto dell’Università di Parma, era necessaria la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto.Questi i risultati ufficiali comunicati dalla Commissione elettorale:· Adriano Tomassini 60· Roberto De Renzi 1· Luca Francesco Giuseppe Lorenzi 1· Giuseppe Mingione 1· schede bianche 3Il prof. Tomassini resterà in carica per il quadriennio 1° gennaio 2020 – 31 dicembre 2023.CV di Adriano TomassiniLaureato in Matematica presso l'Università di Firenze il 19 Giugno 1992. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Matematica (VIII ciclo), Università di Firenze, Luglio 1997, sotto la direzione del Prof. Paolo de Bartolomeis.Dal 30 Dicembre 1996 al 31 Ottobre 2002 è stato Ricercatore universitario per il SSD GEOMETRIA, presso le Università di Palermo e di Parma.Dal Novembre 2002 al Giugno 2011 è stato in servizio come Professore Associato presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Parma, SSD MAT03/GEOMETRIA.Dal 30 Giugno 2011 al 29 Giugno 2014 è stato professore Straordinario SSD MAT03/GEOMETRIA, Università di Parma.Posizione attuale: Professore Ordinario SSD MAT03/GEOMETRIA, Università di Parma (dal 30 Giugno 2014).Ha trascorso vari periodi di studio e di ricerca presso le Università del Michigan, del Minnesota, di Notre Dame, della Florida, della Bourgogne, della Ruhr, di Edinburgh, dei Paesi Baschi, di Stanford, di Zaragoza, il CIRM (Luminy), dove ha tenuto seminari e conferenze su invito.Ha partecipato ed è stato invitato a parlare a convegni scientifici di carattere internazionale presso: Pisa Centro de Giorgi, Firenze, Perugia, Trento, Kuehlungsborn, Tenerife, Les Rasses sainte Croix, Bordeaux, Castro Urdiales, Torino, Benasque, Fribourg, Bucharest, Trieste, Bedlewo, Trondheim, Parigi. Ha tenuto conferenze presso le Università di Milano Bicocca, Piemonte Orientale, Bologna, Firenze, Roma II, Perugia, Potenza, Palermo.E' coordinatore locale dell'Unità' di Parma, progetto PRIN: "Varietà' reali e complesse: geometria, topologia e analisi armonica".E' stato Presidente del Corso di Laurea triennale in Matematica da Novembre 2012 a Dicembre 2013.E ' stato direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Parma dal Dicembre 2013 al Dicembre 2016.Dal Gennaio 2009 è direttore della Rivista di Matematica della Università di Parma.Dal Gennaio 2018 e' Direttore della Scuola Matematica Interuniversitaria.Membro della commissione per l'Abilitazione Scientifica Nazionale, Settore Concorsuale 01/A2 Geometria e Algebra.E' stato referee per il Duke Math. J., Intern. Math. Res. Notices, J. Geom. and Phys., Adv. In Geom., Ann. Mat. Pura Appl., Ann. SNS, J. Geom Anal., Proc. AMS, Inventiones, Ann. Inst. Fourier, Math. Z., Quarterly J. Math., Comm. Anal. Geom., Math. Annalen, Compositio Mathematica, Math. Z.. Ha diretto diverse Tesi di Dottorato.Attività di ricerca Due sono i temi principali della ricerca scientifica di A.T., entrambi legati allo studio delle proprietà analitiche e geometriche di varietà dotate di strutture speciali. Il primo riguarda lo studio dell'esistenza di strutture speciali su varietà complesse, quasi complesse, simplettiche. In particolare, si considerano varietà simplettiche compatte di dimensione 2n, dotate di una struttura quasi complessa dominata dalla forma simplettica e di una forma di tipo (n,0) mai nulla, di norma costante e d-bar chiusa. Ciò costituisce una possibile generalizzazione della nozione di varietà di Calabi-Yau al caso non olomorfo.Il secondo tema ha come oggetto lo studio delle proprietà coomologiche delle varietà quasi complesse. Tali problematiche sono motivate da un lato dall'intento di estendere scomposizioni coomologiche nell'ambito di varietà non Kähleriane e dall'altro dallo studio delle relazioni tra il cono simplettico dominato e quello compatibile su varietà quasi complesse.