Nei giorni scorsi un gruppo di studentesse e studenti della laurea magistrale in Fisica dell’Università di Parma ha visitato le strutture dello European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) e dell’Institut Laue-Langevin (ILL) di Grenoble, all’interno delle attività previste per l’insegnamento X-ray and neutron scattering methods for the study of biological macromolecules, tenuto da Martin Weik, dell’Institut de Biologie Structurale di Grenoble (Francia) e Visiting Professor in Ateneo per l’a.a. 2021-22. L’insegnamento rientra nel percorso in Biofisica e Fisica della Materia Soffice del corso di laurea magistrale in Fisica del Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche.
Il prof. Weik è un esperto nello studio della struttura e della dinamica di macromolecole biologiche mediante l’uso di tecniche di scattering e diffrazione di raggi X e di neutroni.
La visita ha consentito agli studenti di poter vedere dal vivo infrastrutture di ricerca di grandi dimensioni, comunemente dette large scale facilities, a cui ricercatori provenienti da tutto il mondo accedono per svolgere esperimenti che sfruttano le sorgenti di radiazione o di neutroni per comprendere proprietà strutturali e dinamiche di sistemi complessi quali le macromolecole biologiche.
Secondo Sara Schianchi, una delle studentesse in visita al centro e portavoce del gruppo, «avere l’occasione di accedere a queste large scale facilities ci ha permesso di farci un’idea delle potenzialità di una realtà di ricerca internazionale: un luogo di condivisione costante della cultura, che favorisce la collaborazione di ricercatori e ricercatrici provenienti da diversi paesi di tutto il mondo. I più importanti risultati scientifici lì raggiunti ci sono stati illustrati da scienziati e scienziate di livello mondiale, con cui abbiamo avuto la possibilità di parlare e confrontarci direttamente e che ci hanno anche raccontato con passione le applicazioni più attuali e innovative delle tecniche studiate a lezione, nell’ambito del loro lavoro di ricerca e in contesti di collaborazione mondiale».
La visita è stata resa possibile, infatti, anche grazie alla collaborazione di diversi ricercatori che lavorano presso le strutture visitate, i quali hanno guidato gli studenti fornendo loro una panoramica delle strumentazioni utilizzate per le diverse applicazioni che sono state affrontate all’interno del corso e hanno illustrato i progetti di ricerca di cui sono responsabili. Sotto la guida di Martin Weik il gruppo di Parma ha incontrato i ricercatori Frank Gabel, che li ha introdotti alle applicazioni SAXS/SANS, e Giorgio Schirò, che ha affrontato la tecnica di time resolved SAXS. Ha inoltre visitato alcune beamline, grazie alla disponibilità di Daniele de Sanctis (ID29), Gianluca Santoni (ID30) e Matteo Levantino (ID09).
All’interno dell’ILL le studentesse e gli studenti dell’Ateneo hanno avuto modo di visitare la Partnership for Soft Condensed Matter (PSCM) incontrando Martina Sandroni e le neutron guide halls con Giovanna Fragneto.
Infine, hanno anche potuto incontrare Annalisa Pastore, Direttrice di ESRF per le ricerche in Life sciences.
Continua Sara: «Il clima serissimo ma inaspettatamente spensierato in cui ci siamo sentiti immersi spingerebbe chiunque a tentare di raggiungere i livelli scientifici visti e toccati con mano. Questa esperienza è stata molto arricchente e formativa, il perfetto coronamento di un corso appassionante in cui abbiamo acquisito un’approfondita conoscenza delle principali metodologie di indagine della natura basate su raggi X e neutroni».
Il corso
Il corso X-ray and neutron scattering methods for the study of biological macromolecules, offerto al II semestre del I anno della laurea magistrale in Fisica, intende fornire agli studenti di Fisica un corso avanzato per far acquisire competenze e conoscenze che li mettesse in grado di svolgere una tesi di II livello o un dottorato presso o in collaborazione con strutture europee di raggi X e neutroni per lo studio di macromolecole biologiche. Oltre a essere focalizzato sui metodi a raggi X e neutroni, il corso ha fornito una panoramica su metodi biofisici complementari. Il corso è inserito in un’attività di collaborazione scientifica e scambio tra l'Università di Parma (referente il docente Cristiano Viappiani) e l'Institut de Biologie Structurale (referente Martin Weik) e i suoi partner di ILL e ESRF al Campus Europeo di Fotoni-Neutroni di Grenoble.