Venerdì 28 Ottobre 2022, ore 9 – 13 Sala Congressi Q02, Parco Area delle Scienze e collegamento a distanza su TeamsIl Piano Lauree Scientifiche area Fisica dell’Università di Parma e l’Associazione Culturale Googol hanno organizzato una giornata di studio sulle Particelle Elementari dedicata a studenti e insegnanti delle Scuole Secondarie Superiori. All’evento parteciperanno, in presenza o a distanza, più di 350 studenti e una ventina di insegnanti di Licei di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Mantova.L’incontro darà avvio all’ultima fase di un lungo e articolato percorso iniziato nel maggio 2017, percorso in cui, in collaborazione con studenti e insegnanti di alcune scuole superiori, si è progettato, creato e testato un gioco sulle Particelle Elementari. Nell’ultimo segmento di questo percorso gli insegnanti accompagneranno gli studenti che saranno protagonisti del gioco “Particelle in una scatola”. Una volta acquisita pratica con il gioco, gli studenti saranno formati per poter far giocare altri studenti, quindi diventeranno “Ambasciatori di Particelle”. L’approccio metodologico è basato sulla gamification come strumento per avvicinare i ragazzi alla scienza in modo piacevole.Il gioco è nato per rispondere alle esigenze delle scuole e alle indicazioni circa l’insegnamento della fisica nelle scuole superiori. Si è pensato di focalizzare l’attenzione sulla Fisica Moderna, il cui insegnamento pone moltissimi problemi, di linguaggio in primo luogo. Volendo trattare la fisica moderna senza utilizzare un linguaggio inaccessibile agli studenti della scuola superiore, è da escludersi un percorso secondo lo sviluppo storico, sviluppo difficile e non lineare e che quindi potrebbe concretizzarsi in una sorta di racconto sulla vita e le gesta di alcuni fisici importanti. Anche una proposta incentrata sull’aspetto sperimentale non è adeguata perché non raggiungerebbe un ampio numero di studenti e non lascerebbe agli insegnanti autonomia nei tempi e nell’impostazione della didattica.Queste le considerazioni fondanti del progetto, a cui si unisce la forte convinzione che la didattica debba essere un processo in cui lo studente è elemento attivo e non il classico “vaso da riempire”. Come rendere quindi protagonisti gli studenti in una disciplina che non conoscono, che pone problemi di linguaggio e che non può essere facilmente sperimentata? La risposta è il GIOCO! Il gioco diventa una metodologia didattica: imparare facendo, spostando, organizzando, combinando insieme carte, organizzando le mosse su un piano di gioco e interagendo con gli altri giocatori. Si è scelto di non programmare un gioco digitale per mantenere una dimensione di contatto e confronto tra i giocatori e nello stesso tempo per permettere di “giocare” in classe quando c’è un pò di tempo, senza dover prenotare l’aula multimediale e fare “viaggi” con la classe tra l’aula e le cosiddette aule speciali, trasferimenti che richiedono spesso una parte importante del modulo orario a disposizione. Un gioco che si possa continuare a giocare e che esca dalle aule scolastiche.Nel gioco ci sono regole, informazioni, caratteristiche delle particelle elementari, le interazioni fondamentali, cariche, spin, simmetrie, alte energie ed eventi rari. Il risultato è che il gioco non è più un gioco ma è un altro modo, sicuramente più accattivante di una lezione frontale, per fare fisica a scuola.