Sono partite il 1° giugno le attività del progetto di ricerca NOAH (NOt Alone at Home), finanziato con circa 2 milioni di euro nel quadro del programma europeo “Active and Assisted Living – Joint Programme” e coordinato dall’Università di Parma, nello specifico dai proff. Paolo Ciampolini e Ilaria De Munari. Il 16 e 17 giugno, al Centro Congressi S. Elisabetta, si svolgerà la riunione di avvio di NOAH, con la partecipazione dei rappresentanti delle 9 organizzazioni partecipanti, provenienti da 4 paesi europei.

L’obiettivo del progetto è lo sviluppo di sistemi tecnologici a sostegno della vita indipendente delle persone anziane fragili: in particolare, NOAH prevede la realizzazione di sistemi di monitoraggio indiretto, in grado di verificare in maniera continuativa e non intrusiva il regolare andamento della vita quotidiana di persone che vivono sole, di riconoscere anticipatamente eventuali anomalie (sintomi potenziali di problemi di salute) e di garantire la sicurezza dell’ambiente di vita.

L’Università di Parma, attraverso le competenze del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (Laboratorio di Domotica e Tecnologie Assistive), oltre a coordinare il gruppo di ricercatori europei contribuirà con lo sviluppo della tecnologia infrastrutturale, dalle reti di sensori fino alla progettazione della “intelligenza” interpretativa, tramite tecniche analitiche avanzate.

Caratteristica fondamentale del progetto è la partecipazione attiva degli utenti alla progettazione delle specifiche tecniche e di servizio, secondo un approccio di tipo “people-centric design”: all’iniziativa partecipano organizzazioni di utenti di diversi paesi europei, che contribuiranno alla costruzione del servizio garantendone in questo modo l’accettabilità a la compatibilità con le pratiche correnti nei diversi sistemi di cura e assistenza del panorama europeo. Allo stesso modo, la presenza degli utenti in ogni fase di sviluppo assicurerà il pieno rispetto dei parametri etici, fondamentali nell’affrontare il delicato tema del monitoraggio negli ambienti della vita domestica. Infine, il progetto prevede la sperimentazione sul campo attraverso tre siti europei (uno dei quali a Parma) e diverse decine di utenti pilota, che consentiranno la valutazione e la messa a punto delle caratteristiche del sistema.

L’ambizione di NOAH è quella di ottenere, in questo modo, un triplice beneficio: per l’utente anziano e la sua famiglia, ai quali fornire maggiore autonomia,  tranquillità e sicurezza; per i sistemi di cura e assistenza, la cui organizzazione  potrà avvalersi di strumenti di analisi più dettagliata e continuativa, consentendo agli operatori di intervenire e programmare l’assistenza con maggiore consapevolezza ed efficienza; per il comparto economico della produzione di strumenti  e servizi per l’assistenza, attraverso l’individuazione di modelli di business sostenibili ed efficaci.  

Il progetto affronta quindi il complesso tema del sostegno alla vita indipendente delle persone anziane in maniera olistica e fortemente interdisciplinare, occupandosi di un aspetto di fondamentale importanza per la futura sostenibilità dei sistemi sociali e sanitari, alle prese con le impegnative sfide poste dall’evoluzione demografica.

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